La città dei gatti: un racconto curioso

Lo scrittore giapponese Murakami Haruki è ormai diventato una figura letteraria conosciuta anche nel nostro paese. Forse, però, i gattofili che non si sono mai trovati in mano un suo libro non sono a corrente del fatto che lo scrittore ha sfornato una vera, piccola gemma: si tratta del racconto La città dei gatti, un “racconto nel romanzo” contenuto nella sua opera di narrativa 1Q84.

La città dei gatti è il titolo di un racconto che il protagonista del romanzo, Tengo, si ritrova a leggere durante un viaggio in treno. Si tratta della storia di un viaggiatore che approda in una città molto particolare…

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La città dei gatti. Fonte: www.behance.net

Il protagonista del racconto, di cui non viene rivelato il nome, adora viaggiare. Nello specifico trascorre le sue vacanze passando di treno in treno, fermandosi nelle stazioni in corrispondenza dei luoghi che maggiormente stuzzicano la sua curiosità.

Un giorno, si trova di fronte un panorama che lo incanta: un fiume sereno, colline verdi, una piccola città impreziosita da un vecchio ponte di pietra. La curiosità lo attanaglia e lui decide di assecondarla: scende dal treno. Gli è immediatamente chiaro, tuttavia, che c’è qualcosa di molto strano in quella piccola, graziosa cittadina, perché nonostante siano le dieci e mezza del mattino non si vede nessuno in giro. Nessun suono, nessuno nei negozi, nessuno a presiedere al motel della città. Nondimeno, il viaggiatore non ha modo di andarsene fino al mattino successivo, e non può che passarvi la notte.

Proprio la notte rivela la sorpresa delle sorprese. Quando il sole tramonta, tanti, tantissimi gatti attraversano il ponte di pietra. Sono più grandi dei gatti comuni, come li conosciamo noi, e con il loro risveglio la città prende vita, i negozi aprono, il pub si popola, il ristorante si riempie. All’alba, nuovamente, attraversano il ponte in massa.

Il viaggiatore, comprende, è la città dei gatti. Intrigato, il giorno successivo non risale sul treno del mattino, né su quello del pomeriggio. 

La terza notte, sente i gatti parlare… di lui. Dicono di aver sentito l’odore di un umano, ma che è molto strano perché non c’è modo per un umano di mettere piede nella città dei gatti. Nondimeno, la banda di gatti decide di controllare, e a onor del vero non ci mettono molto a convergere sulla torre del campanile, dove il viaggiatore si è nascosto. Il viaggiatore vede i gatti, le loro zanne e i loro artigli affilati, sa di essere perduto e che non lo lasceranno uscire dalla città vivo; ma incredibilmente, i gatti non vedono lui, pur continuando a percepire l’odore, e se ne vanno lasciandolo illeso e indisturbato.

Temendo per la sua vita, il viaggiatore decide di prendere il treno del giorno dopo. Ma il treno non si ferma, né al mattino né al pomeriggio. È allora che comprende: non è la città dei gatti, è un mondo parallelo creato apposta per lui, il mondo in cui è destinato a vivere.

 

Se questo breve riassunto del racconto non vi basta e siete curiosi di gustare il talento di Murakami con i vostri occhi, 1Q84 è disponibile nelle migliori librerie. Buona lettura!