Antonella Zonca, gattara sarda

La figura della gattara è diventata ormai un qualcosa di leggendario. Oggetto di parodia, come dimostra il cartone I simpson, protagoniste di un gioco da tavolo, a tratti persino famose, come Anna Magnani, tutti le conoscono. C’è chi le ama e chi le odia, talvolta purtroppo spingendosi ad aggredirle per disprezzo verso i randagi. Oggi, allora, per rendere almeno un po’ giustizia alla categoria, dedichiamo un articolo a una gattara della Sardegna, precisamente di Quartu Sant’Elena: Antonella Zonca.

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Una gattara. Fonte: it.wikipedia.org

La donna ritratta in foto non è Antonella; anche perché, per quanto traspare dalle interviste che ha rilasciato al quotidiano Castedduonline, lei non ama mostrare il suo volto, sia per evitare problemi con gli inevitabili detrattori, sia per non trovarsi curiosi “alla porta” o sul profilo FB. E a onor del vero è più di una semplice gattara, perché non si limita a distribuire piattini di cibo: fa curare, sterilizzare e rimettere in salute tutti i gatti possibili. E’ oltretutto doveroso precisare che le notizie e le dichiarazioni riportate in questo articolo risalgono al 2013, e sebbene esista su Facebook almeno un’Antonella Zonca dedita alla causa animalista non possediamo informazioni sul presente.

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Dunque, nel 2013 Antonella ospita 14 gatti a casa, oltre a prendersi cura delle colonie dell’area di Cagliari e Quartu. Raccoglie trovatelli, li fa curare grazie a una rete di amici dal cuore grande e con cui condivide un amore immenso per quei piccoli felini indifesi, li fa adottare dando loro una famiglia. Tanto che è conosciuta dagli animalisti come Mamma Gatta.
La cattiveria umana non ha limiti, poi i pelosetti vengono considerati oggetti. Per me non lo sono, li sento come se fossero parte di me, li guardo negli occhi e capisco tutto quello che sentono e sento il loro dolore, chiamatemi egoista, per stare bene io devono stare bene loro, non devono soffrire.

Antonella vorrebbe fare anche di più di ciò che già fa, ma senza un terreno in cui ospitare ulteriori animali ne è impossibilitata. Le piacerebbe mettere in piedi un pronto soccorso veterinario.

“La mia missione? Non è mai iniziata, è stata sempre dentro di me, sin dai miei primi ricordi ho sempre avuto pelosetti e ho sempre cercato di dare un po’ di cibo a chi ne aveva bisogno, e da venti anni a questa parte che mi ci sono buttata dentro.”

Il suo appello viene raccolto, e sostenuto, da un’altra volontaria, Sarah Nocentini di Castelfranco Emilia. E’ lei ad aprire la petizione, oggi ormai chiusa, per chiedere al Sindaco di Quartu un terreno che Antonella possa sfruttare. La quota di firme, purtroppo, seppure per poco non è stata raggiunta.

E oggi, nel 2016? Non ci sono notizie certe. Non si sa se il sogno di questa volontaria si sia realizzato. Noi, speriamo certamente di sì.