Cane e gatto: perchè spesso non vanno d’accordo?

La ‘rivalità’ tra cane e gatto è atavica; nel linguaggio comune si dice, ad esempio, ‘essere come cane e gatto’ per descrivere due persone che non vanno per niente d’accordo. In realtà il rapporto tra cane e gatto non è sempre così disastroso, spesso convivono pacificamente all’interno della stessa famiglia, soprattutto se vengono messi a stretto contatto da cuccioli.
Allora perchè in alcuni casi i cani ed i gatti non vanno d’accordo? Il problema sta tutto nella comunicazione: i cani e i gatti utilizzano soprattutto il linguaggio del corpo per comunicare: movimenti della coda, delle orecchie, delle zampe e anche il modo di guardare. I nostri amici domestici, in sostanza, non si comprendono.
Per fare alcuni esempi: se un gatto si avvicina con la coda alta significa che è intenzionato a fare amicizia; contrariamente, il cane alza la coda quando è spaventato e sta all’erta. Il cane, poi, scodinzola quando è felice; il gatto, al contrario, agita la coda quando è molto nervoso. A volte poi, il cane può interpretare le fusa del gatto come un ringhio, quindi una minaccia!

E’ possibile, quindi, far convivere Fido e Fuffi; è importante ricordare, però, che nessuna amicizia nasce immediatamente; cane e gatto hanno personalità e psicologie diverse e la loro vita in comune potrà procedere nel migliore dei modi solo se verrà loro offerta l’opportunità di vivere nel rispetto delle reciproche differenze.
Si deve procedere a piccoli passi: occorre lasciarli liberi di studiarsi, di smussare le reciproche differenze caratteriali; messi a stretto contatto nella stessa abitazione, cane e gatto cominceranno dapprima a dividersi il territorio, per poi avvicinarsi con cautela.
Per evitare possibili scontri o motivi di litigio, è opportuno predisporre spazi autonomi dove i due animali siano in grado di mangiare, bere e riposare in autonomia. I nostri amici dovranno avere ciotole distinte collocate a debita distanza, cucce e giacigli separati, giocattoli differenti.
Se il cane ha un’indole tranquilla sarà il gatto a compiere i primi approcci, mostrandosi disponibile. 
Solitamente, se Fido non infastidisce il gatto, quest’ultimo difficilmente lo assalirà; possono verificarsi dei casi di aggressione nelle gatte che hanno partorito da poco e che attaccano per difendere la prole.
L’importante è non avere fretta, non forzare le cose ed evitare continui rimproveri: dopo un po’ di tempo (di solito 6-7 mesi sono necessari) noterete dei cambiamenti sostanziali nel comportamento di entrambi e sarà una gioiosa scoperta ammirare come due specie così diverse possano “fondersi” l’una con l’altra!

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