È morto l’attivista siriano a favore degli animali Ahmad Hamdan

Quando si parla di Siria e amore per gli animali, il primo nome che salta alla mente è certamente quello del Gattaro d’Aleppo, Mohammed Alaa. Non è però il solo che nel paese ha agito a favore dei randagi. Qualcun altro c’era, ma purtroppo il tempo verbale da usare è proprio quello passato. A marzo 2021, infatti, è morto l’attivista a favore degli animali Ahmad Hamdan.

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Aveva solo 26 anni, era un regista e si era guadagnato una certa notorietà proprio il suo hashtag, #IAmStillAlive, che utilizzava su Facebook.

Il suo nome era collegato all’area del Ghouta Orientale, non lontana dalla capitale Damasco. L’area è nota nella cronaca internazionale per essere spesso bersaglio di bombardamenti, in quanto roccaforte dei ribelli.

Proprio Ahmad Hamdan ha inaugurato l’hashtag, con queste parole piene di coraggio e sfida.

Siamo ancora qui, sospesi tra morte, assedio e bombardamento. Invito il mondo intero a stare al nostro fianco. Oggi, lanciamo la nostra campagna, #IAmStillAlive, proprio con questo invito. 

Il post risale a marzo del 2021, e ben presto l’hashtag si è diffuso tra gli abitanti del Ghouta Orientale. Con la sua arte, e con il suo uso dei social incoraggiava i concittadini a resistere e mantenere alta la testa. E secondo alcune fonti, appunto, oltre a varie testimonianze fotografiche, lavorava anche a favore degli animali.

Il 14 marzo, purtroppo, è morto l’attivista a favore degli animali Ahmad Hamdan, in un raid aereo. Definirlo così è in realtà riduttivo: lui difendeva la vita, in ogni sua forma. Ora, il mondo è un po’ più cupo.