Evacuato il canile di Borodjanka di Kiev: un’ottima notizia!

C’è aria di Pasqua, e con essa siamo felici di portarvi anche una bella notizia sul fronte della guerra russo-ucraina. Dopo il salvataggio, tanto atteso, di Andrea Cisternino e dei suoi animali, possiamo finalmente raccontare che è stato evacuato il canile di Borodjanka di Kiev.

Foto di Хвостата BANDA

Gli animali ospiti del canile, cani come gatti a dispetto del nome, hanno sofferto più di altri quattrozampe la miseria della guerra. Abbandonati dai loro “guardiani” il 4 marzo, giorno in cui le armate russe hanno iniziato l’avanzata verso Kiev, si sono ritrovati per quasi un mese completamente soli, senza nessuno a occuparsi di loro e delle loro necessità. In un territorio rivendicato dai russi, hanno sofferto fame e sete oltre che solitudine. E molti, purtroppo, di tutto questo sono anche morti.

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Foto di Хвостата BANDA

Solo il 2 aprile, con il ritiro di parte delle truppe russe, è stato possibile ai volontari di alcune associazioni, tra cui Tailed Thursday e Tailed Banda, entrare nel rifugio. E purtroppo la situazione si è subito evidenziata nella sua tragicità e in tutto il suo orrore.

Dei 485 animali ospiti, ne erano sopravvissuti meno della metà. E della colonia felina di 77 elementi, non sembrava esserci traccia. In questa prima occasione, è stato purtroppo impossibile portare in salvo e sottoporre a cure veterinarie tutti gli esemplari. In 29 quattrozampe hanno intrapreso il primo viaggio, due di essi durante quel tempo sono morti, altri 6 hanno chiuso gli occhi per sempre in clinica.

Foto di Хвостата BANDA

Era quindi imperativo agire in fretta. Così il 4 aprile, due giorni dopo, è stato evacuato il canile di Borodjanka di Kiev. Anche la colonia felina sta bene: si è scoperto in seguito essere stata messa in salvo nei primi giorni del conflitto.

I cani superstiti, fortunatamente, si stanno riprendendo dalla brutta avventura. E questo anche grazie al nostro paese, come racconta il recentissimo post di Tailed Banda, scritto in ringraziamento alla nostra Lega Nazionale per la Difesa del Cane.

Ora non resta che sperare che questi animali riescano presto a dimenticare il trauma, e trovino famiglie amorevoli tutte per loro.