Il gatto viverrino

Il gatto viverrino, o pescatore, è l’animale di stato del Bengala Occidentale, stato dell’India nord-orientale.

Denominazione comune: gatto viverrino
Regno: animale
Phylum: cordato (vertebrato)
Classe: mammifero
Ordine: carnivoro
Famiglia: felidi
Specie: Prionailurus viverrinus

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Caratteristiche fisiche

Il gatto viverrino è un felide dal mantello morbido e poco lucente, tendenzialmente grigio con sfumature brune sul dorso e più chiaro sul ventre. È costellato di piccole macchie nere di diversa grandezza poste sui fianchi e sul dorso, e decorato con strisce trasversali sulle zampe e sulla testa.

La testa è di forma allungata, le orecchie sono piccole e tonde, le zampe lunghe culminano in piedi anteriori palmati utili per camminare tenendo le dita aperte a ventaglio e così muoversi su terreni paludosi. La coda, dal disegno inanellato, misura circa 30 cm, mentre la lunghezza totale del corpo del felide varia tra i 70 e gli 80 cm. Il peso oscilla tra gli 8,5 e i 12 kg.
In natura, il gatto viverrino raggiunge i 12 anni di vita.

Habitat e comportamento

Questa specie di felide è diffuso in diverse zone asiatiche. Sono da segnalare Nepal, Pakistan, Birmania, Thailandia, Cina meridionale, Indocina e penisola malese; non manca neanche nella penisola indiana, dove è possibile trovarlo nella costa del Malabar fino al Capo Comorin, nella pianura del Gange, nel Bengala, a Sumatra e sulla costa settentrionale e quella occidentale di Giava.
Suo habitat principale sono le grandi foreste; spesso dimora nei canneti e tra le graminacee, piante fiancheggianti i corsi d’acqua e gli acquitrini. Tra i suoi habitat rientrano anche le paludi. Infine, nell’Himalaya si trova fino a 1500 m di altitudine.

Il gatto viverrino è sia diurno sia notturno. È un felide selvatico e temibile che non evita incursioni nei villaggi, portando via con sé tutto quello che trova.
Sa arrampicarsi agilmente al bisogno, ma preferisce la terraferma. È chiamato “gatto pescatore” per la sua abilità nell’ afferrare i pesci con una zampata, aspettando pazientemente accovacciato agli argini dei corsi d’acqua. La sua dieta consta infatti di pesce principalmente, ma non disdegna rane e piccoli rettili. La conformazione delle sue zampe gli permette, inoltre, di nuotare anche per lunghi distanze.


Socialmente parlando, i gatti viverrini conducono una vita solitaria. Non solo: marcano il territorio strusciandosi col loro corpo e tramite la loro urina, come i nostri mici domestici. E proprio come loro, si fanno le unghie e si richiamano a vicenda con una vocalità simile.

Riproduzione

Alcuni studiosi ritengono che la stagione degli amori vada da marzo a maggio, altri che l’accoppiamento si svolga tra gennaio e febbraio. Durante la gestazione, la femmina si ripara in tronchi cavi o tane apposite; dopo una gestazione della durata di circa 63 giorni, partorisce tendenzialmente 2 cuccioli, dal manto similare a quello degli adulti e differenti solo per dimensione.

A due mesi, i piccoli giocano in acqua e iniziano a mangiare carne; lo svezzamento termina a sei mesi di età, mentre a 8 mesi raggiungono le loro dimensioni adulte.Per un pieno sviluppo dei loro canini occorre attendere 11 mesi, mentre la maturità sessuale sopraggiunge a circa 15 mesi.

Pericoli

L’inquinamento, la distruzione del loro habitat naturale e l’insediamento dell’uomo, che porta con sé lo sfruttamento delle risorse ittiche, stanno mettendo a rischio il gatto viverrino. A tutto ciò va aggiunta la caccia illegale ai danni del felide, ai fini di procurarsi e vendere su mercati di contrabbando carne e pelliccia.

La popolazione dei gatti viverrini è diminuita del 50% negli ultimi 28 anni.
Per contrastare la sua possibile scomparsa, l’Associazione Europea degli Zoo e degli Acquari e l’Associazione Americana degli Zoo e degli Acquari stanno portando avanti programmi di allevamento in cattività.