Il grido di aiuto della Sardegna in fiamme: una zampa per gli animali

Solitamente, è buon uso dedicare un paragrafo introduttivo all’argomento enunciato nel titolo di un qualsiasi articolo. Nel caso specifico, però, non ce n’è alcun bisogno, e anzi, non c’è bisogno di rielaborazioni dialettiche della tragedia fatta di fiamme che sta colpendo l’area di Oristano. Ettari e ettari di terra sono già arsi, altri arderanno, e adesso il grido di aiuto della Sardegna in fiamme è più che udibile.

Purtroppo, del fuoco sono stati vittima anche molti animali, compresi cani e gatti di un rifugio. La triste notizia ci è giunta tramite un post della pagina Facebook “Gli Amici di Tomy&Romy”, dedicata a una colonia locale. Si trattava di una casa di campagna, divenuta un rifugio per gatti e cani salvati con tanto sacrificio da un volontario. Solo un cane è sopravvissuto. “La nostra terra brucia e con essa tante anime indifese”, è scritto a esordio del post che narra la terribile vicenda.

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Per questi quattrozampe, purtroppo, è rimasto davvero poco da fare. Altri, però, sono vivi, vegeti e in terribili difficoltà. Alcuni hanno perso l’oasi, altri sono feriti e necessitano di cure. Ecco allora che vi vogliamo presentare due strade, qualora vogliate fare una piccola donazione.

La prima strada è la raccolta fondi di “Gli Amici di Tomy&Romy”, già in precedenza citati. La raccolta fondi è ospitata su GoFundMe.com, ed è accessibile a questo link, dove è segnalato anche l’Iban utile a inviare il denaro. L’iniziativa ha già portato enormi risultati, e il denaro raccolto servirà a aiutare associazioni, animali domestici e bestiame messi in ginocchio dai roghi.

Ittiri, sopravvissuta alle fiamme. Fonte: Gli Amici di Tomy&Romy.

L’altra raccolta fondi è quella patrocinata dalla Effetto Palla Onlus, in collaborazione con la Clinica Veterinaria Duemari di Oristano.

Fonte: Clinica Veterinaria Duemari

Ecco l’immagine riepilogativa comprensiva di tutti i canali per donare, come pubblicata sul post della Onlus.

Fonte: Effetto Palla Onlus

Inoltre, sono in atto anche almeno due bellissime iniziative di aiuto. Il Canile Shardana e l’Associazione “Amici del Branco” hanno messo a disposizione alcuni box per cavalli, nonché aiuto veterinario e approvvigionamento per cani e gatti.

Fonte: Clinica Veterinaria Duemari

Queste, per fortuna, sono solo alcune delle mani tese a favore degli animali dell’oristanese. E in verità, ogni residente, nel suo piccolo, può contribuire con una piccola goccia nel mare. Chi non ha a distanza raggiungibile un gattile, un rifugio o un’oasi in necessità, o che magari coordina l’invio di aiuti?
Vogliamo chiudere questo articolo con la straziante, nella sua bellezza, poesia scritta da Daniela Pintor, proprio a elegia degli animali che nel fuoco hanno perso la vita. Ringraziandola per la sua disponibilità, lasciamo ora voce a lei.
L’ultimo fu il passero.
Non voleva abbandonare il nido, nascosto ai predatori nella biforcazione di un ramo, al cui interno pigolavano i suoi piccoli non ancora capaci di volare.
Svanì con un grido, risucchiato dal cielo nero.
Anche il riccio aveva cercato scampo nella tana scavata nella terra, come la lepre.
La terra si chiuse sopra di loro.
Terrorizzata, ferita, confusa, mamma cinghiale non riuscì a trovare il varco che l’avrebbe messa in salvo oltre la boscaglia.
Separata dai suoi figli roteò su stessa, ascoltando le loro urla, senza vederli.
La uccise prima la paura.
Il colubro se ne andò in silenzio, contorcendosi nell’agonia.
Nello stesso silenzio caddero gli insetti e i ragni e le farfalle dalle delicate ali variopinte.
Le pecore si strinsero insieme, invano.
Invano ululò il cane legato alla catena.
Infine la fiamma mi percorse risalendo dalle radici in una vampa, fino alle foglie più alte, consumandomi nel rogo.
Avevo vissuto più di cento anni.
La mia vita si estinse nell’orrore di un minuto.