Il metal, cellula vibrante del mondo animalista

Forse c’è chi, tra di voi, ricorderà Metal cats, il libro fotografico di Alexandra Crockett in cui le star del metal hanno posato assieme ai loro gatti in pose tanto tenere quanto finto-minacciose. Un’idea che oltre a deliziare gli amanti dei gatti ha portato nelle casse dei rifugi no-kill di Seattle, Portland, Oakland e Los Angeles denaro utile al benessere dei mici ospiti.

Ma il contributo al mondo animalista da parte degli artisti metal è molto più profondo e articolato di così: non è forse un fatto eccessivamente conosciuto, dal momento che questi artisti consegnano spesso le loro donazioni più a organizzazioni locali che a onlus di richiamo internazionale, ma resta dato di fatto che un buon numero di musicisti del ramo metal sceglie di aiutare strutture animaliste. Un’occorrenza che ricorre tanto spesso da farci chiedere perché, cosa leghi a filo tanto stretto il mondo animalista a quello metal.

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Scott Hedrick

Un’interpretazione, condivisa dalla fotografa Crockett e dal gruppo metal no profit Neüterhead, la offre Scott Hedrick, chitarrista degli Skeletonwitch. Proviamo a sfogliare immagini miste di artisti metal su google: noteremo come quasi tutti sfoggino abiti eccentrici, tatuaggi, selvaggi capelli lunghi e magari un make-up poco rassicurante, o persino maschere ghignanti. Sono, in breve, un’immagine che mal si amalgama all’idea di normalità e chiama la maggioranza delle persone a un istintivo giudizio sospettoso, o persino negativo, basato proprio sull’apparenza esteriore. E’ una sensazione che l’adolescente metallaro conosce molto bene.
E chi è che ama e non giudica secondo razza, pelle e stile di abbigliamento? Gli animali, appunto. Questo, davvero, potrebbe spiegare cosa spinga gli artisti di musica guardata con sospetto, come appunto quella metal, punk o hardcore, a combattere con gratitudine per i diritti dei soli esseri viventi che non li giudichino a una prima occhiata.

Per cominciare, impossibile non citare gli Skeletonwitch: 4,200 $ sono stati ricavati dalla vendita di un vinile a edizione limitata e donati alla Athens Humane Society e alla Pets Without Parents. Scott Hedrick ha inoltre adottato con l’occasione il suo terzo gatto.

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Ancora, risale al 1985 l’album dei The Smiths dal titolo Meat is murder. Che letteralmente può essere tradotto come “la carne è omicidio”. I testi sono ovviamente a tema del titolo dell’album.

3 inches of bloodUn altro nome significativo è quello dei 3 Inches of Blood. Il gruppo promuove stabilmente la sterilizzazione e castrazione dei mici. Sono inoltre gli autori del singolo che ha fatto da colonna sonora all’inaugurazione del negozio per animali di Clark e di sua moglie Kristy Linn, Long Live Cats and Dogs.

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sterilizzazione

I chitarristi del gruppo, Shane Clark e Justin Hagberg hanno formato assieme a tre amici di Vancouver il già citato gruppo no profit Neüterhead: Ace of Spays, nato al solo scopo di utilizzare il potere del rock per raccogliere fondi a favore di organizzazioni e rifugi pro animali. Inoltre, combattono per diffondere la cultura della sterilizzazione e castrazione degli animali. Sulla loro pagina FB esemplificano a modo loro il problema della riproduzione selvaggia dei randagi.

metat meowlisha

Come non citare poi gli Obituary? Il batterista Donald Tardy e sua moglie Heather sono i fondatori di Metal Meowlisha, un gruppo di amanti degli animali che si occupa di sterilizzare/castrare, nutrire e curare in genere i gatti randagi della zona di Tampa, città della Florida. Donald e Heather hanno aperto una pagina FB che aggiornano costantemente; organizzano peraltro eventi musicali per raccogliere fondi destinati al benessere dei mici dove è a disposizione uno spazio per donare cibo per gatti.

In chiusura di questo articolo, non può mancare una carrellata di nomi appartenenti a frange più esterne all’universo metal, ma a modo loro ugualmente guardati con sospetto: parliamo di Emmylou Harris, Rise Against, Paul McCartney, Trent Reznor e Waka Flocka Flame, tutti artisti che supportano organizzazioni come la PETA, la ASPCA e la Humane Society.