Le frequenze delle fusa emesse dai gatti sono curative: una teoria di Lenny Rossolovski

Che il nostro amato gatto domestico possieda capacità guaritrici di varia natura, non è una novità. C’è però chi è andato oltre la cronaca a dimostrazione del fatto, e ha costruito una teoria scientifica. Le frequenze delle fusa emesse dai gatti sono curative: una teoria di Lenny Rossolovski

Fonte: http://ijumynesyla.comoj.com/

Per parlare di Lenny Rossolovski occorre prima comprendere un concetto ben specifico: la neuroacustica. Questa disciplina studia l’azione del suono sull’uomo, sul suo cervello e sulla totalità dell’organismo; è in grado, secondo chi ne sostiene le proprietà positive, di ridare vitalità alle connessioni neuronali e crearne di nuove, migliorare la sincronizzazione degli emisferi del cervello, di normalizzare la pressione sanguigna, regalare un sonno salutare, curare le dipendenze e rimuovere dei blocchi psico-emozionali. La neuroacustica è strettamente legata al concetto di biorisonanza, vale a dire la capacità del nostro organismo di entrare in connessione con le vibrazioni esterne tramite la meditazione.

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E quale suono più adorabile esiste al mondo delle fusa di un gatto? Non a caso, sappiamo con certezza che hanno un’azione calmante su chi si sofferma ad ascoltare, e rilassa la mente. E forse proprio per questo il ricercatore ha disposto un vendita un audio chiamato proprio “Il gatto curativo”.

Tuttavia, il fatto che le frequenze emesse dai gatti sono curative, rappresentano solo una parte della teoria. Che poggia, appunto, sulle nostre frequenze e vibrazioni interne.

 Le frequenze feline guaritrici di Lenny Rossolovski

Fonte: https://www.thehappycatsite.com/

La storia che avrebbe portato alla scoperta delle incredibili potenzialità dei gatti è raccontata in un post della pagina Facebook Advanced Mind Institute Italia, creato proprio da Lenny Rossolovski nel 2014. Chi avesse voglia di leggere l’aneddoto per intero, lo trova qui. Per gli altri, ne riassumeremo brevemente i contenuti.

la gattoterapia

Foto di Advanced Mind Institute Italia

Pare che un giorno, in un istituto di Londra dedito alla cura delle malattie croniche, sia entrata una gatta di nome Marta. Il suo passaggio vicino a un generatore di corrente a bassa frequenza avrebbe rivelato agli studiosi presenti una potenzialità felina interessante: il campo elettromagnetico della gatta era di gran lunga più potente di quello dei macchinari. Prove successive avrebbero rivelato la maggior efficacia dei gatti.

Nello specifico, viene spiegato nel post, “Il pelo del gatto produce la corrente a bassa frequenza, mentre il contatto tra i peli fa nascere un potente campo elettrico. Queste correnti possono agire sul focolai d’infiammazione e uccidere i microbi”. Non solo. “Un gatto è in grado di sostituire ben 5 moderni generatori di corrente a bassa frequenza. Il gatto stesso non subisce nessun danno, e sa anche quando terminare la seduta e prendersi cura di se stesso”. All’atto pratico, in questo modo trasformerebbero l’energia della malattia rendendola innocua.

Secondo l’Advanced Mind Institute, la terapia offre il suo meglio nella cura delle articolazioni, delle malattie ginecologiche, oltre ad agire con efficacia sulla circolazione del sangue e la rigenerazione i tessuti. Anche la famosa “pasta del gattopare agisca sui punti di riflesso, un po’ come gli aghi dell’agopuntura.

Il post è molto più specifico di quanto lo saremo noi, per motivi di spazio. Pertanto è rinnovato il consiglio di lettura a chi volesse sapere di più riguardo le frequenze emesse dai gatti di Lenny Rossolovski. Un buon riferimento è anche il sito italiano della Advanced Mind Institute.

Avete mai provato la neuroacustica? Se sì, cosa ne pensate? Siamo particolarmente curiosi, come per ogni informazione sui gatti del resto.