Se i gatti potessero chattare …

… vi siete mai immaginati come sarebbero le nostre conversazioni con loro? Divertenti? Surreali? O circa come quelle che già intratteniamo, con la sola differenza che sarebbero scritte?

TextingCat

Fonte: reiswords.wordpress.com

Il sito web Life with dogs and cats se lo è chiesto eccome. E non solo, ha fatto un collage di possibili comunicazioni gatto-umano in forma di messaggistica. Noi, qui, ve ne proponiamo alcune.

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Partiamo dalla più classica delle situazioni: il cibo.

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“Allora, dov’è la mia cena? Quanto dovrò aspettare ancora!?” “Oh, perdonami Dawn. Sono stata piuttosto occupata”

Dawn, così si chiama la micia in questione, ha le idee molto chiare. La cena deve arrivare in orario, ovvero quando lei percepisce i morsi della fame.

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“Camerieraaa!” “Ma dici a me?” “Beh, sei tu quella che deve servirmi il cibo, no?”

E sa anche che ha tutto il diritto di essere servita. Forse, chissà, questo tono da regina è anche una punizione per l’umana. Per essersi permessa di “essere occupata” a ora di cena.

I gatti, lo si sa, amano fissarci senza apparente ragione. Così, per spingerci a domandarci cosa vogliano, come possiamo essere loro utili, cosa stiano aspettando da noi. Qualche volta ci osservano di nascosto, tanto che ce ne accorgiamo e ci chiediamo da quanto tempo stiano con gli occhi inchiodati addosso a noi. Athena preferisce inquietare la sua umana avvisandola… senza farsi vedere.

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“Ti sto fissando.”

E non risparmia lo stesso scherzetto neanche al cane di casa. Che, sentendosi deriso e avendo forse combinato un guaio, mette le mani avanti e si difende, dando la colpa ad Athena.

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“Ha cominciato lei.” “Chi ha cominciato cosa?” “Athena. Mi stava fissando. Mi scherniva.”

Dato che siamo in tema, come non citare il modo in cui i nostri mici sanno esserci utili nelle pulizie di casa? Ad esempio, facendoci notare le nostre mancanze.

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“Quand’è che hai spolverato qui, l’ultima volta?”

O semplicemente fissando per ore un punto a terra, spingendoci a domandarci cosa abbiano visto con la loro acutissima capacità visiva, se sia un insetto e se siamo ancora in tempo per metterlo sul balcone, al sicuro dalle loro grinfie.

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“Ehi, hai visto quello?” “Quello cosa?”

Insomma, la conclusione è una sola. Poco importa quanto tentiamo di ribellarci alle loro richieste stravaganti …

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“Voglio che tu dia un messaggio a Tucker da parte mia.” “Eh? Ma non puoi parlargli tu direttamente?”

… perché loro regnano sovrani. E lo sappiamo bene.

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“Io sono la Regina.” “Non c’è alcun dubbio, Dawn.”