Un gatto malato ha subito una flebo in strada: è accaduto a Brindisi

Dovrebbe essere un istinto naturale di chi ha un cuore che batte portare al sicuro un esserino, in un luogo caldo, in cui siano presenti gli elementi giusti per un adeguato ricovero fisico. Purtroppo, e paradossalmente per chi è dotato della comune sensibilità, non sempre ciò accade. Men che meno quando si tratta di animali, esseri per cui la pietà a volte è ancora minore rispetto a quella verso gli esseri umani. Non è un caso se a Brindisi, pochi giorni fa, il 7 giugno 2017, un gatto malato ha subito una flebo in strada.

Fonte: http://www.quotidiano.net

Il gatto protagonista di questa incresciosa faccenda si chiama Filu, e già da tempo soffriva in strada, in preda a evidenti difficoltà respiratorie e ulteriori innumerevoli problemi di salute. Quando una volontaria lo ha incontrato, ha fatto ciò che chiunque possieda un cuore dovrebbe fare: ha chiamato le autorità competenti perché intervenissero in suo soccorso, nello specifico l’assessorato preposto, la stazione dei carabinieri di Tuturano, frazione di Brindisi, e il Servizio Veterinario Asl Brindisi.

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Dopo qualche ora, ancora nessuno era arrivato in soccorso del micio. Così la volontaria, ormai in ansia, ha chiesto aiuto ad Antonella Brunetti, delegata di Guardia dell’Ambiente sezione di Brindisi, la quale ha inviato segnalazione urgente alla Polizia Municipale e poi ai Carabinieri, con richiesta di sequestro del gatto. Questa volta, si è presentato effettivamente un veterinario Asl, il dottor Venturi, che ha sottoposto a una flebo il micio, in strada dove si trovava. Il Comune di Brindisi, pur notificato dell’emergenza, non ha offerto riscontro, ed è stato quindi necessario ricoverare il micio presso la clinica veterinaria privata più vicina.

Quindi, un gatto malato ha subito una flebo in strada ed è stato successivamente ignorato dal Comune nonostante avesse urgente bisogno di ulteriori cure.

Queste le dichiarazioni di Antonella Brunetti al sito Quotidiano.net:

“Da circa dieci anni la situazione è sempre la stessa, cittadini che allertano le associazioni, organi di polizia in difficoltà sulla gestione della situazione, responsabili comunali assenti,veterinari Asl presenti ma limitati nelle disposizioni di assistenza ed infine gli unici a pagare con la vita, sono sempre e solo loro, gli animali, i gatti. I tempi sono ormai maturi per un sostanziale adeguamento al quadro normativo in linea con l’accresciuta sensibilità e attenzione che i cittadini rivolgono agli animali, nonché al disconoscimento della sofferenza di tanti esseri senzienti. Inammissibile assistere ad una scena simile. Non mi aspetto risposte dal Comune ma un piano attuativo e risolutivo, in 11 mesi di commissariamento saranno innumerevoli gli animali che avranno bisogno di assistenza”

Noi non possiamo che augurarci, per l’ennesima volta, che la situazione migliori.