Un saluto a Luis Sepúlveda, amante dei gatti, cantore di felini… e non solo

Ci sono, a questo mondo, persone dotate di una sensibilità straordinaria e, al contempo, talenti fuori dal comune. Era questo il caso di uno scrittore cileno, ben noto al pubblico italiano come autore del romanzo Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare. Era, purtroppo, perché il Covid-19 se lo è portato via. Ed è quindi il tempo di un saluto al Luis Sepúlveda, amante dei gatti e cantore di felini. L’ultimo, almeno terreno.

Un saluto al gattofilo Luis Sepulveda

Fonte: http://un-conventionalmom.blogspot.com/

Il romanzo sopracitato di Luis Sepúlveda, e con esso il suo autore, hanno guadagnato fama e pubblico anche grazie al film omonimo.

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Eppure, non è la sola occorrenza letteraria firmata Sepúlveda in cui compaiono le nostre tigri domestiche. Dalla stessa penna proviene Storia di gatto e del topo che diventò suo amico, che fa parte della cosiddetta Trilogia dell’amicizia.

Un saluto al gattofilo Luis Sepulveda

Fonte: http://indicelibreriapianodisorrento.blogspot.com/

Tanto, in rete, si trova sulle disavventure di Zorba e della gabbianella Fortunata, o sul gatto Mix e il topino Mex, diventati amici grazie a una discussione sul muesli.

A nostro soggettivo giudizio, però, un saluto al gattofilo Luis Sepúlveda degno di tal nome non si può definire senza queste bellissime parole dell’autore, in cui racconta la vicinanza che sentiva con le nostre tigri d’appartamento.

Mi sono sempre piaciuti i gatti. Mi piacciono tutti gli animali, ma con i gatti ho un rapporto speciale. Tanti anni fa conobbi un astrologo cinese e anche se non credo che si possa prevedere il futuro, accettai di farmi fare la Carta del Cielo.
L’astrologo tracciò una strana mappa piena di simboli e calcoli misteriosi, meditò a lungo e alla fine mi disse: “Una volta, in una vita passata, sei stato un gatto, e molto felice, perché eri il gatto preferito del mandarino”.
Mi regalò anche tre piccoli gatto di bronzo, con un buchetto sulla schiena. “Non fagli mai mancare da mangiare”, mi consigliò e diede per concluso il colloquio.
Ed io l’ho fatto, lo faccio. Ogni tanto metto in quei buchetti un po’ di cibo, un minuscolo croccantino, e mi piace pensare che in questo modo conservo un magnifico rapporto coi gatti.
Un saluto al gattofilo Luis Sepulveda

Fonte: https://lechatdanstousesetats.wordpress.com/

Proprio Zorba, il papà di Fortunata, contempla, dopo che la sua protetta ha finalmente spiccato il volo:

Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante. Che vola solo chi osa farlo.

Anche noi, ora, a modo nostro, siamo sull’orlo di un baratro. Ci attende, forse, una vita diversa. Non per questo, però, peggiore per forza. Il baratro può insegnare, ispirare, portare a un volo che sembrava impensabile, a nuove e migliori risoluzioni.

Luis Sepúlveda ha abbandonato questa terra, ma noi non lo dimentichiamo. Né lui, né i suoi insegnamenti.