Vittoria per la colonia dell’Ospedale di Circolo

È purtroppo tristemente vero che più di una volta, quando si tratta di applicare innovazioni infrastrutturali a edifici, o di ampliare un complesso o una strada, non viene tenuta in adeguata considerazione l’eventuale la presenza di una colonia felina nella zona, magari abituata a gironzolare nell’area sottoposta a lavori, che considera quindi suo territorio, riconosciuto come tale anche dalla legge italiana in caso di colonia regolarmente registrata. Una vicenda di cronaca di Varese rappresenta, al contrario, una felice eccezione nonché una vittoria per la colonia dell’Ospedale di Circolo.

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L’Ospedale di Circolo. Fonte: http://www.varesenews.it/

L’Ospedale di Circolo è sito nella città di Varese, in viale Borri 57. Struttura vecchia di centinaia di anni, è andata ovviamente incontro a rinnovi strutturali numerosi nel tempo, con conseguente abbandono di aree precedentemente utilizzate dal personale medico. Tra queste, c’è il padiglione che ospitava l’ex reparto geriatrico; tale padiglione era stato, tempo fa, chiuso per volere della ASST, Azienda Socio Sanitaria Territoriale Settelaghi.

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È sorto solo un problema nella decisione della ASST: quel padiglione era diventato, nel tempo, un rifugio caro ai gatti della colonia sorta nelle vicinanze dell’Ospedale di Circolo, e chiuderlo avrebbe significato negare l’accesso ai felini scombinando quello che, nella loro mente, era il loro territorio. L’ATS Insubria, Azienda della Tutela della Salute dell’Insubria, è stata notificata del fatto e, dopo attenta delibera, ha preso una decisione: la grata che precludeva l’accesso dei mici al padiglione doveva essere rimossa. E l’Ospedale di Circolo ha obbedito senza alcuna polemica e senza battere ciglio, commentando semplicemente l’episodio come “normale amministrazione”.

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Fonte: nj1015.com

Una vittoria per la colonia dell’Ospedale di Circolo, ma non solo: una vittoria per le colonie feline tutte, che si sono simbolicamente viste riconoscere da nientemeno che un ospedale i diritti conquistati per legge. Non resta che sperare che altri seguano l’esempio, e che la prossima potenziale “contesa” si risolva altrettanto facilmente.